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Nello sviluppo del pensiero psicoanalitico, attraverso i concetti di transfert, controtransfert, identificazione proiettiva, ed enactment, si è progressivamente esteso il riconoscimento della partecipazione inconscia del terapeuta al prodursi dei fatti dell’analisi. Nel modello di campo questa compartecipazione si estende ulteriormente. L’assunto di base del concetto di campo è che quando due persone sono vicine qualcosa si crea inconsciamente fra di loro, qualcosa che non si può attribuire con precisione a uno o all’altro dei due e che precede e informa la loro relazione. Il significato si costruisce e ridefinisce in continuazione all’interno di tale campo complesso, generato da entrambi. Bisogna quindi abbandonare il classico pensiero di tipo causalistico per sostituirlo con un pensiero dialettico. Più che sui contenuti si lavora sugli strumenti per pensare e sullo sviluppo di funzioni della mente, seguendo le trasformazioni psichiche in atto anche attraverso i contributi della narratologia.
Il modello verrà inquadrato storicamente attraverso i suoi precursori, sia nella ricerca psicologica (Lewin, Politzer), sia in quella filosofica (Merleau-Ponty), e ovviamente in quella psicoanalitica (Bion soprattutto, ma anche i Baranger e Bleger). Ampio spazio verrà dato alla presentazione della sua concettualizzazione attuale attraverso i lavori in primo luogo di Ferro e poi di Civitarese e della scuola pavese tutta, che si è ormai affermata, ed è la prima volta per la psicoanalisi italiana, a livello internazionale. Ne verranno illustrati i concetti principali. L’abbandono della visione storica e intrapsichica, che rimane sullo sfondo per lasciare spazio all’emergenza del presente. La riformulazione del concetto di inconscio, portata avanti da Bion, non più luogo del rimosso ma ‘funzione psicoanalitica della personalità’ e apparato di simbolizzazione costantemente in divenire. E così pure il modo di lavorare sul sogno, esteso all’onirico in seduta, non più da interpretare classicamente ma da sviluppare in narrative trasformative. Particolare attenzione verrà data agli strumenti tecnici utilizzati : Trasformazioni in sogno, Trasformazioni narrative, Trasformazioni in gioco, Reverie, Trasformazioni in allucinosi.Tutto verrà accompagnato dalla presentazione di situazioni cliniche, sia con brevi vignette illustrative che attraverso segmenti più lunghi di trattamento. La casistica sarà la più varia, in particolare si cercherà di dare spazio al tema del corpo in seduta, oggi vero argomento di frontiera. Corpo che non si può tradurre e verbalizzare in un pensiero formale che mantiene la visione dicotomica mente/corpo, ma che va visto piuttosto in un ottica di continuum. In questo senso il modello di campo, che si pone come alternativo a ogni visione dualistica, offre nuove prospettive.