Finalità

Il corso si pone l’obiettivo di descrivere dettagliatamente il disturbo borderline di personalità secondo le indicazioni cliniche del DSM 5, indicandone i principi orientativi per riconoscerlo e le modalità relazionali più funzionali per interagire con questi pazienti affetti da tale disturbo di personalità.

Finalità

Le strutture specializzate nel trattamento, assistenza e cura della fase senile, presuppongono un intervento complesso, specialistico e multidisciplinare. Le persone anziane si caratterizzano da un degrado “fisiologico” corporeo delineato dalla comorbidità di numerose patologie; ma ciò che non è assolutamente da trascurare è il vissuto emotivo e psicologico di tali cambiamenti organici e corporei. Il vissuto depressivo e ansiogeno è prevalente in età senile e, questo è causato da diversi fattori, tra i quali prevalgono una predisposizione temperamentale e di personalità, un quadro clinico-medico compromesso, l’inserimento in un contesto clinico-residenziale che non rappresenta il proprio contesto abituale e familiare. A questo quadro clinico e descrittivo si aggiunge il vissuto ansiogeno-preoccupato dei familiari (care-giver) della persona anziana e le difficoltà gestionali, emotive e pratiche degli operatori sanitari che a causa di tali aspetti complessi e multifattoriali, sono predisposti allo stress lavorocorrelato e burnout.

Finalità

Lo scopo che la Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica Indivuale dell’Adulto di Milano persegue con l’organizzazione degli eventi formativi è quello di dare l’opportunità, a chi lavora con la mente umana, di integrare e mantenere vivo il desiderio di una idonea formazione professionale continua nel tempo e che possa essere un valido sostegno all’esercizio della propria attività psicoterapeutica./switcher_item]

Destinatari

Psicoterapeuti, Psichiatri, Psicologi (laureandi)

Finalità

Numerosi studi scientifici e di letteratura psicologica sostengono la correlazione tra la possibilità di instaurare sistema di attaccamento-accudimento diadico (madrebambino) sicuro, al fine di prevenire l’insorgenza in età adulta di disturbi o disagi psicopatologici. In quest’ottica teorica, si inserisce lo studio della depressione materna come prevalente fattore di rischio per uno sviluppo atipico neonatale e infantile; predisponendo la persona al rischio psicopatologico in fasi dell’arco di vita successive.

Finalità

Il corso è organizzato dal "G.F.T. «Gruppo Formazione Triage", società scientifica che dal 1996 ha come scopo la formazione al Triage degli operatori di Pronto Soccorso, Infermieri, infermieri pediatrici, ostetriche e medici, che a diverso titolo sono coinvolti nell’attività di triage ospedaliero o che operano nell'ambito del Pronto Soccorso, e si propone come "luogo di condivisione" delle esperienze specifiche.

Con questa iniziativa formativa, in linea con quanto stabilito sulla formazione al triage dalle direttive nazionali, si vogliono fornire elementi utili a svolgere la funzione di Triage, quale "primo momento d’accoglienza delle persone che giungono in Pronto Soccorso, volta alla identificazione delle priorità assistenziali attraverso la valutazione della condizione clinica dei pazienti e del loro rischio evolutivo, in grado di garantire la presa in carico degli utenti e definire l’ordine d’accesso al trattamento" (Linee Guida sul Sistema di Emergenza Sanitaria, Atto d’Intesa Stato Regioni, Maggio 1996; Atto di Intesa tra Ministero della Salute e Conferenza Stato Regioni di cui alla G.U. 285 del 7 dicembre 2001; Linee di Indirizzo Nazionali sul triage intraospedaliero del ministero della salute 1/8/2019).

Il corso pone le basi per attuare una completa e corretta "Formazione di Base sul Triage di Pronto Soccorso” approfondendo quanto elaborato dal modello del "Triage Globale”, riconosciuto dalle linee di indirizzo sul triage di Pronto Soccorso pubblicate dal Ministero della Salute nel 2019 come modello al quale si devono ispirare i sistemi di triage intraospedalieri implementati presso le realtà italiane. Le attività formative intendono sviluppare conoscenze relative alla valutazione del paziente e la gestione delle situazioni che possono presentarsi al triage, favorendo attraverso il confronto tra pari e con esperti del settore rappresentativi a livello nazionale, lo sviluppo di elevati livelli motivazionali nello svolgere questa complessa ed importante funzione assistenziale.

Le competenze acquisite attraverso il corso sono indispensabili per svolgere l’attività di triage nei Pronto Soccorso generali e specialistici e si pongono come solida base per lo sviluppo di ulteriori percorsi di crescita professionale quali l’apprendimento sul campo, la riflessione critica sul proprio operato per lo sviluppo di strategie di miglioramento e ulteriori iniziative formative di approfondimenti monotematici e/o specialistici. Il corso è diretto ad infermieri, infermieri pediatrici, ostetriche e medici che operano in Pronto Soccorso e che a diverso titolo sono coinvolti nell’attività di triage.

Finalità

Spesso nel Pronto Soccorso Generalie, l’approccio ai pazienti in età pediatrica rappresenta per il triagista un contesto operativo al quale occorre dedicare particolare attenzione e richiede specifiche conoscenze e competenze.

Il corso di approfondimento intende affrontare le problematiche relative a questi ambiti e fornire ai professionisti operanti presso i Pronto Soccorso generali e specialistici strumenti adeguati per l’accoglienza, la valutazione e la gestione in triage di questa tipologia di pazienti e dei loro accompagnatori.

All’iniziativa formativa possono partecipare anche gli infermieri pediatrici, le ostetriche ed i medici specialisti che, trovandosi spesso a prendere in carico questa tipologia di pazienti, possono trovare nell’esperienza formativa elementi utili a migliorare la competenza specifica, o che intendono partecipare al processo di definizione/revisione delle procedure di triage presso le proprie realtà operative.

Il corso nel primo giorno realizza un retraining sul modello del triage globale, in linea con quanto previsto relativamente alla formazione permanente dalla normativa nazionale, e tratta i punti essenziali dei tre documenti pubblicati l’1/8/2019 dal Ministero della Salute: Linee di Indirizzo sul triage sul triage intraospedaliero, OBI e Sviluppo del Piano di Gestione del Sovraffollamento in Pronto Soccorso.

Finalità

Spesso nei Pronto Soccorso Generali, l’approccio alle pazienti con problematiche inerenti la sfera osterico-ginecologica rappresenta per il triagista un contesto operativo al quale occorre dedicare particolare attenzione e richiede specifiche conoscenze e competenze. Il corso di approfondimento intende affrontare le problematiche relative a questi ambiti e fornire ai professionisti operanti presso i Pronto Soccorso generali e specialistici strumenti adeguati per l’accoglienza, la valutazione e la gestione in triage di questa tipologia di pazienti. Al corso sono bene accetti operatori con competenze specifiche quali osteriche, infermieri ed infermieri pediatrici che spesso si trovano a prendere in carico questi pazienti e/o intendono partecipare al processo di definizione / revisione delle procedure di triage presso le proprie realtà operative. Il corso nel primo giorno realizza un retraining sul modello del triage globale, in linea con quanto previsto relativamente alla formazione permanente dalla normativa nazionale, e tratta i punti essenziali dei tre documenti pubblicati l’ 1/8/2019 dal Ministero della Salute: Linee di Indirizzo sul triage intraospedaliero, OBI e Sviluppo del Piano di Gestione del Sovraffollamento in Pronto Soccorso.

Finalità

Il corso si prefigge l’obiettivo generico di approfondire l’eziopatogenesi multidimensionale del disturbo borderline di personalità. In particolare, il focus attentivo sarà orientato verso la disfunzione organica e neurofisiologica del disturbo borderline di personalità e la psicofarmacologia come trattamento a sostegno di un intervento psicoterapeutico del disturbo.

Finalità

La pubblicazione che presentiamo ha la finalità di conoscere e far conoscere i bisogni relativamente alle Pari Opportunità tra donna e uomo del nostro territorio per garantire qualità nelle politiche pubbliche. Essa è promossa dalla Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo ed è stata curata in collaborazione con il Centro Interdisciplinare Studi di Genere dell'Università di Trento in attuazione della Legge provinciale n. 13/2012 (Legge provinciale sulle pari opportunità).
Questo lavoro, tuttavia, non risponde soltanto ad un obbligo di legge, ma è anche una base informativa importante per inquadrare i punti di forza e le criticità della provincia, che pur mostrando buoni risultati in molti ambiti nei confronti nazionali ed europei, non è priva di ombre e spazi di miglioramento. È uno strumento a disposizione delle istituzioni e di tutti gli attori coinvolti, che vogliano non solo contribuire alla riflessione intorno ai passi ancora da compiere, ma anche collaborare per mettere in atto politiche d’intervento a favore della parità di genere.
L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza interessata, ma vuole anche riunire le realtà associative, istituzionali, formative che si occupano a vario titolo dei temi relativi alla parità di genere.